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ON AIR - Avv. La Francesca: "C’è il rischio di una nuova penalizzazione ai danni della Juventus"
30.06.2025 16:36 di Redazione

Su CRC, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l'avvocato Paolo La Francesca: "IUS 101 è la testata giornalistica del Salone ufficiale della Giustizia che si occupa di giustizia a 360 gradi. È il sito per cui scrivo e per cui scrivono avvocati e giuristi esperti e specializzati nel settore. Io mi occupo di questioni giuridiche legate al mondo del calcio e, in questo caso, mi sono soffermato sul filone di inchieste del processo “prisma” che riguarda il bilancio chiuso il 30 giugno 2022. In questo momento pende un processo dinanzi al gup di Roma che riguarda delle ipotesi di reati societari e finanziari che hanno come oggetto i bilanci chiusi il 30 giugno 2021. Nell’ultimo periodo ho scritto un articolo dopo che mi sono occupato di studiare i documenti legati al caso dei bilanci della Juventus del 30 giugno 2022 su cui pende un processo dinanzi al gup di Roma. C’è stata una proposta di patteggiamento da parte dei legali della Juventus, ma quello che più mi ha stupito è che sul caso Juventus pende un altro procedimento giudiziario su cui è stata fatta una richiesta di proroga da parte dei pm. Una volta che si sono concluse le indagini dopo 12 mesi, il pm ha richiesto la proroga che è scaduta il 5 maggio dell’anno scorso. Per la legge processuale penale non è possibile chiedere ulteriori proroghe. Quindi, le indagini per questo filone di inchieste sono terminate, ma la domanda che sorge è: il procedimento è stato archiviato in riferimento a questo nuovo filone di inchieste? Non è proprio così poiché il procedimento non è stato archiviato e l’ho scritto nel mio articolo. Al termine delle indagini il pm ha tre mesi per formulare una richiesta di rinvio a giudizio a seconda del termine di riflessione. Il termine scadrà il 5 settembre, poiché per legge i termini processuali sono sospesi nel mese di agosto, e questo ci fa comprendere che c’è ancora un filone aperto che potrebbe avere conseguenze sul piano sportivo. Rischio la Juventus? Ci potrebbero essere degli atti penali poiché qualora il pm dovesse procedere con il rinvio a giudizio il procuratore Chiné non può esimersi dal procedere in questa direzione. In questo caso si tratta di fatti diversi rispetto a quelli già oggetto dal processo sportivo e si tratterebbe di un ulteriore infrazione commessa nella stagione sportiva successiva rispetto a quella in cui la Juventus fu sanzionata da 10 punti di penalizzazione. In questo caso c’è il problema della recidiva. C’è una norma specifica che è l’articolo 18 comma 2 del codice di giustizia sportiva che prevede che in questi casi bisogna applicare la recidiva. La recidiva comporta una nuova possibilità di aumentare ulteriormente la pena già predisposta e in teoria c’è la possibilità di una nuova penalizzazione. Patteggiamento? Per quello che prevede il codice di procedura penale il patteggiamento non è un'ammissione di colpa a seguito della riforma della legge Cartabia. La sentenza di patteggiamento non può essere utilizzata come una prova definitiva nel procedimento disciplinare e civile successivo poiché occorrono altri elementi di prova. Nella prassi si accede al patteggiamento nei casi in cui si vogliano evitare guai maggiori, quindi la paura di ricevere una pena maggiormente pesante ha avuto la sua scelta. Non può essere diversamente, ma per la legge lo si può definire un’ammissione di colpa. Al di làdi tutto, ci saranno delle conseguenze anche in caso di patteggiamento. Andrea Agnelli e i suoi soci hanno, comunque, deciso di risarcire le parti civili e se si fa una valutazione di opportunità notiamo che c’è un atteggiamento contraddittorio dell’ex presidente della Juventus rispetto a quello che è stato fatto con la giustizia sportiva nel caso della manovra stipendi".

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ON AIR - Avv. La Francesca: "C’è il rischio di una nuova penalizzazione ai danni della Juventus"

di Napoli Magazine

30/06/2025 - 16:36

Su CRC, nel corso della trasmissione “A Pranzo con Chiariello” è intervenuto l'avvocato Paolo La Francesca: "IUS 101 è la testata giornalistica del Salone ufficiale della Giustizia che si occupa di giustizia a 360 gradi. È il sito per cui scrivo e per cui scrivono avvocati e giuristi esperti e specializzati nel settore. Io mi occupo di questioni giuridiche legate al mondo del calcio e, in questo caso, mi sono soffermato sul filone di inchieste del processo “prisma” che riguarda il bilancio chiuso il 30 giugno 2022. In questo momento pende un processo dinanzi al gup di Roma che riguarda delle ipotesi di reati societari e finanziari che hanno come oggetto i bilanci chiusi il 30 giugno 2021. Nell’ultimo periodo ho scritto un articolo dopo che mi sono occupato di studiare i documenti legati al caso dei bilanci della Juventus del 30 giugno 2022 su cui pende un processo dinanzi al gup di Roma. C’è stata una proposta di patteggiamento da parte dei legali della Juventus, ma quello che più mi ha stupito è che sul caso Juventus pende un altro procedimento giudiziario su cui è stata fatta una richiesta di proroga da parte dei pm. Una volta che si sono concluse le indagini dopo 12 mesi, il pm ha richiesto la proroga che è scaduta il 5 maggio dell’anno scorso. Per la legge processuale penale non è possibile chiedere ulteriori proroghe. Quindi, le indagini per questo filone di inchieste sono terminate, ma la domanda che sorge è: il procedimento è stato archiviato in riferimento a questo nuovo filone di inchieste? Non è proprio così poiché il procedimento non è stato archiviato e l’ho scritto nel mio articolo. Al termine delle indagini il pm ha tre mesi per formulare una richiesta di rinvio a giudizio a seconda del termine di riflessione. Il termine scadrà il 5 settembre, poiché per legge i termini processuali sono sospesi nel mese di agosto, e questo ci fa comprendere che c’è ancora un filone aperto che potrebbe avere conseguenze sul piano sportivo. Rischio la Juventus? Ci potrebbero essere degli atti penali poiché qualora il pm dovesse procedere con il rinvio a giudizio il procuratore Chiné non può esimersi dal procedere in questa direzione. In questo caso si tratta di fatti diversi rispetto a quelli già oggetto dal processo sportivo e si tratterebbe di un ulteriore infrazione commessa nella stagione sportiva successiva rispetto a quella in cui la Juventus fu sanzionata da 10 punti di penalizzazione. In questo caso c’è il problema della recidiva. C’è una norma specifica che è l’articolo 18 comma 2 del codice di giustizia sportiva che prevede che in questi casi bisogna applicare la recidiva. La recidiva comporta una nuova possibilità di aumentare ulteriormente la pena già predisposta e in teoria c’è la possibilità di una nuova penalizzazione. Patteggiamento? Per quello che prevede il codice di procedura penale il patteggiamento non è un'ammissione di colpa a seguito della riforma della legge Cartabia. La sentenza di patteggiamento non può essere utilizzata come una prova definitiva nel procedimento disciplinare e civile successivo poiché occorrono altri elementi di prova. Nella prassi si accede al patteggiamento nei casi in cui si vogliano evitare guai maggiori, quindi la paura di ricevere una pena maggiormente pesante ha avuto la sua scelta. Non può essere diversamente, ma per la legge lo si può definire un’ammissione di colpa. Al di làdi tutto, ci saranno delle conseguenze anche in caso di patteggiamento. Andrea Agnelli e i suoi soci hanno, comunque, deciso di risarcire le parti civili e se si fa una valutazione di opportunità notiamo che c’è un atteggiamento contraddittorio dell’ex presidente della Juventus rispetto a quello che è stato fatto con la giustizia sportiva nel caso della manovra stipendi".