TORINO - Ci si crogiolava ancora nelle polemiche su Juve-Roma di tre mesi fa, ed ecco che i bianconeri sono alle prese con nuovi veleni e soliti sospetti. La vittoria scacciacrisi in casa del Napoli, decisa da un gol di Caceres con Chiellini in fuorigioco, ha causato un lungo strascico di allusioni e illazioni. Ma la Juve è stufa di ascoltare certi ritornelli. Non ci sta più. E sbotta. Da Allegri («Le polemiche alimentano i casini») a Marotta («Quando battiamo una grande ci accusano di rubare: è ora di finirla»), da Buffon («Mettiamo da parte la signorilità e parliamo dei fatti reali») a Bonucci, che al San Paolo ha battibeccato con un giornalista napoletano: «In Europa la musica è diversa perché gli arbitri non ci aiutano? L'unica differenza è che la Juve è negli ottavi di Champions mentre voi del Napoli siete solo in Europa League». Dopo le reazioni a caldo, il silenzio di ieri per non alimentare il fuoco delle polemiche. Le poche parole che filtrano da corso Galileo Ferraris sono in inglese: «If in doubt, no flag». Ossia «nel dubbio, non si sbandiera il fuorigioco», come consiglia la Uefa. E come è accaduto negli ultimi tre incroci di campionato tra Juve e Napoli: il 10 novembre 2013 allo Stadium Llorente aprì le marcature del 3-0 in leggero offside, proprio come capitò il 30 marzo 2014 e domenica scorsa al San Paolo, protagonisti Callejon e Caceres. A proposito, il ritorno col botto dell'uruguaiano mette in stand-by l'operazione-Rolando. La priorità è il trequartista. Congelato (dal Galatasaray) Sneijder, il primo nome è quello di Mkhitaryan, l'armeno caldeggiato dal suo agente Raiola: «Henrix è straordinario e saprebbe inserirsi bene nella Juve, ma è difficile che il Borussia lo molli». Già, perché i tedeschi dovrebbero prestarlo alla loro rivale nella sfida per i quarti di Champions? E allora dalle colonne inglesi del “Sun” rimbalza il nome di Jovetic, vecchio pallino di Conte chiuso al Manchester City dall'imminente arrivo di Bony, il bomber dello Swansea.
di Redazione
13/01/2015 - 14:47
TORINO - Ci si crogiolava ancora nelle polemiche su Juve-Roma di tre mesi fa, ed ecco che i bianconeri sono alle prese con nuovi veleni e soliti sospetti. La vittoria scacciacrisi in casa del Napoli, decisa da un gol di Caceres con Chiellini in fuorigioco, ha causato un lungo strascico di allusioni e illazioni. Ma la Juve è stufa di ascoltare certi ritornelli. Non ci sta più. E sbotta. Da Allegri («Le polemiche alimentano i casini») a Marotta («Quando battiamo una grande ci accusano di rubare: è ora di finirla»), da Buffon («Mettiamo da parte la signorilità e parliamo dei fatti reali») a Bonucci, che al San Paolo ha battibeccato con un giornalista napoletano: «In Europa la musica è diversa perché gli arbitri non ci aiutano? L'unica differenza è che la Juve è negli ottavi di Champions mentre voi del Napoli siete solo in Europa League». Dopo le reazioni a caldo, il silenzio di ieri per non alimentare il fuoco delle polemiche. Le poche parole che filtrano da corso Galileo Ferraris sono in inglese: «If in doubt, no flag». Ossia «nel dubbio, non si sbandiera il fuorigioco», come consiglia la Uefa. E come è accaduto negli ultimi tre incroci di campionato tra Juve e Napoli: il 10 novembre 2013 allo Stadium Llorente aprì le marcature del 3-0 in leggero offside, proprio come capitò il 30 marzo 2014 e domenica scorsa al San Paolo, protagonisti Callejon e Caceres. A proposito, il ritorno col botto dell'uruguaiano mette in stand-by l'operazione-Rolando. La priorità è il trequartista. Congelato (dal Galatasaray) Sneijder, il primo nome è quello di Mkhitaryan, l'armeno caldeggiato dal suo agente Raiola: «Henrix è straordinario e saprebbe inserirsi bene nella Juve, ma è difficile che il Borussia lo molli». Già, perché i tedeschi dovrebbero prestarlo alla loro rivale nella sfida per i quarti di Champions? E allora dalle colonne inglesi del “Sun” rimbalza il nome di Jovetic, vecchio pallino di Conte chiuso al Manchester City dall'imminente arrivo di Bony, il bomber dello Swansea.