Europa League
VIDEO - Benitez: "Ero arrabbiato per la sconfitta, ora sono carico, se mi sento disonesto? Preferisco sentire un tifoso del Napoli, non della Juve"
04.03.2015 11:11 di Redazione

CASTEL VOLTURNO (CE) - Rafa Benitez, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale d'andata di Coppa Italia contro la Lazio.



- Perchè era arrabbiato a Torino e con chi?



"Ero arrabbiato perchè abbiamo perso, mi piace vincere sempre. Se non mi piace quello che vedo mi arrabbio. Parlare con la stampa è un obbligo, avrei voluto parlare prima con la mia squadra".



- Cosa ha detto la squadra?



"Facciamo sempre le riunioni. Analizziamo quello che si è fatto male e proviamo a fare meglio la volta successiva".



- E' stato un atteggiamento atipico il suo, è stanco del calcio italiano?



"Dopo questi giorni, ho recuperato. Sono carico per la partita con la Lazio".



- Come mai un calo del genere a Torino?



"Ho uno staff che lavora tantissimo. Credo nella capacità della gente che è al mio fianco. La squadra proverà a dare il 100% e noi le prepariamo sempre per vincere".



- Dovesse andare via da Napoli lascerebbe un progetto a metà...



"Abbiamo vinto 2 titoli, spalla a spalla possiamo vincere di più. Non mi devo ripetere dopo ogni sconfitta. Dopo Doha, le sconfitte sono state poche".



- Lei si sente un disonesto?



"Se parliamo di politica o di golf e devo ascoltare un tifoso della Juve, volevo dire del Napoli, preferisco ascoltare un tifoso del Napoli".



- Il Napoli ha preso gol a Torino su calcio d'angolo...



"Siamo la settima squadra che fa più reti su palla inattiva, su calcio d'angolo. Mi dispiace vedere questi errori, siamo ad un livello alto del calcio italiano".



- Pensa che sia possibile una reazione immediata?



"Se possiamo agganciare la Roma, ci proviamo. Il campionato italiano è difficile, ogni partita. Dobbiamo lavorare per vincere la prossima partita contro la Lazio".



- Era stato fatto un riferimento all'arbitro, poi ha chiarito con un comunicato che c'era stato un problema di approccio, ha sbagliato anche lei?



"Quando parlo della squadra, parlo anche di me. Quando vedo un errore su calcio d'angolo capisco che dobbiamo lavorare di più. Spesso abbiamo fatto quel lavoro sugli angoli. Se Gabbiadini fa gol sono un fenomeno, devo andare al di là del risultato. Faccio una analisi dell'atteggiamento della squadra e provo a trovare una soluzione".



- Come mai si ripete spesso l'approccio sbagliato alla gara?



"Tanti giocatori sono chiamati a scendere in campo due partite alla settimana. Anche per Gabbiadini non è facile avere l'obbligo di vincere. L'abitudine di vincere costa a tutti i livelli".



- Che risposte ha avuto dalla squadra dopo la riunione?



"A differenza di tanti anni fa, so quando una cosa si fa bene e quando si fa male. Siamo a 4 punti dalla Roma e ci proveremo la prossima volta".



- I giocatori non sono depressi...



"No, dobbiamo pensare solo a vincere".



- Mancano due mesi all'arrivo sulla spiaggia...



"Se devi fare due gare in una settimana è più difficile. Il rischio di avere problemi aumenta, vogliamo arrivare in fondo in tutte e tre le competizioni. Dobbiamo essere precisi".



- Maggio e Gargano non convocati, come mai?



"Per affaticamento muscolare, niente di grave. E' piu' facile recuperare in 3-4 giorni".



- Teme la Lazio?



"Ha tanta qualità in attacco. Dobbiamo stare attenti, non è semplice".



- Giocare l'andata il 4 marzo e il ritorno l'8 aprile non è strano?



"Si, è strana questa distanza ma dobbiamo adattarci".



- Ha avuto modo di parlare con De Laurentiis? Quando ci dirà qualcosa sul suo futuro?



"Parlo con Bigon ogni giorno. Con De Laurentiis mi sento tante volte a telefono, quando lo vedo ci parlo senza problemi. Il mio futuro? Ad aprile parleremo".



- E' favorito il Napoli o la Lazio?



"Ciascuno decide la sua strategia. Poi bisogna vedere in campo come si va. La Lazio gioca con le verticalizzazioni, hanno giocatori giovani. Proveremo a fare bene in Coppa, dopo averlo fatto in campionato".



- Quanto conta l'aspetto psicologico?



"Conta. A Torino abbiamo sbagliato l'approccio. Qualcosa non è andata bene all'inizio. Abbiamo regalato un gol. I numeri dicono questo. Qualche errore si può fare. Contro Lazio, Inter e Dinamo Mosca dobbiamo far vedere le nostre qualità".



- Più di tanto al Napoli non si può chiedere?



"Abbiamo vinto 2 titoli e siamo ancora in corsa per altri titoli. Deve essere una abitudine, non si deve vincere ogni 25 anni".



- De Guzman ha gamba, può scendere in campo?



"Al di là delle scelte, è importante la testa. La Lazio può essere dinamica, ma dobbiamo stare attenti alle verticalizzazioni. Inler, Jorginho, David Lopez e De Guzman sono bravi".



- Nota un calo mentale della squadra?



"No, non lo noto il calo mentale. Tutti devono lottare per arrivare fino in fondo in Europa League, in campionato e in Coppa Italia. La squadra sta crescendo".



- De Guzman dietro Higuain e Hamsik come centrocampista: ipotesi possibile?



"Abbiamo giocato l'ultima partita contro il Trabzonspor con il 4-3-3, negli ultimi 15 minuti, e nessuno ha detto nulla. Mertens e Jorginho si abbassavano e Marek andava dentro. Callejon a destra? In effetti le cose gliele dico".



Antonio Petrazzuolo



Napoli Magazine



Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

 


VIDEO 27 MINUTI - Benitez pre Lazio-Napoli in conferenza a Castel Volturno

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di Napoli Magazine

04/03/2024 - 11:11

CASTEL VOLTURNO (CE) - Rafa Benitez, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della semifinale d'andata di Coppa Italia contro la Lazio.



- Perchè era arrabbiato a Torino e con chi?



"Ero arrabbiato perchè abbiamo perso, mi piace vincere sempre. Se non mi piace quello che vedo mi arrabbio. Parlare con la stampa è un obbligo, avrei voluto parlare prima con la mia squadra".



- Cosa ha detto la squadra?



"Facciamo sempre le riunioni. Analizziamo quello che si è fatto male e proviamo a fare meglio la volta successiva".



- E' stato un atteggiamento atipico il suo, è stanco del calcio italiano?



"Dopo questi giorni, ho recuperato. Sono carico per la partita con la Lazio".



- Come mai un calo del genere a Torino?



"Ho uno staff che lavora tantissimo. Credo nella capacità della gente che è al mio fianco. La squadra proverà a dare il 100% e noi le prepariamo sempre per vincere".



- Dovesse andare via da Napoli lascerebbe un progetto a metà...



"Abbiamo vinto 2 titoli, spalla a spalla possiamo vincere di più. Non mi devo ripetere dopo ogni sconfitta. Dopo Doha, le sconfitte sono state poche".



- Lei si sente un disonesto?



"Se parliamo di politica o di golf e devo ascoltare un tifoso della Juve, volevo dire del Napoli, preferisco ascoltare un tifoso del Napoli".



- Il Napoli ha preso gol a Torino su calcio d'angolo...



"Siamo la settima squadra che fa più reti su palla inattiva, su calcio d'angolo. Mi dispiace vedere questi errori, siamo ad un livello alto del calcio italiano".



- Pensa che sia possibile una reazione immediata?



"Se possiamo agganciare la Roma, ci proviamo. Il campionato italiano è difficile, ogni partita. Dobbiamo lavorare per vincere la prossima partita contro la Lazio".



- Era stato fatto un riferimento all'arbitro, poi ha chiarito con un comunicato che c'era stato un problema di approccio, ha sbagliato anche lei?



"Quando parlo della squadra, parlo anche di me. Quando vedo un errore su calcio d'angolo capisco che dobbiamo lavorare di più. Spesso abbiamo fatto quel lavoro sugli angoli. Se Gabbiadini fa gol sono un fenomeno, devo andare al di là del risultato. Faccio una analisi dell'atteggiamento della squadra e provo a trovare una soluzione".



- Come mai si ripete spesso l'approccio sbagliato alla gara?



"Tanti giocatori sono chiamati a scendere in campo due partite alla settimana. Anche per Gabbiadini non è facile avere l'obbligo di vincere. L'abitudine di vincere costa a tutti i livelli".



- Che risposte ha avuto dalla squadra dopo la riunione?



"A differenza di tanti anni fa, so quando una cosa si fa bene e quando si fa male. Siamo a 4 punti dalla Roma e ci proveremo la prossima volta".



- I giocatori non sono depressi...



"No, dobbiamo pensare solo a vincere".



- Mancano due mesi all'arrivo sulla spiaggia...



"Se devi fare due gare in una settimana è più difficile. Il rischio di avere problemi aumenta, vogliamo arrivare in fondo in tutte e tre le competizioni. Dobbiamo essere precisi".



- Maggio e Gargano non convocati, come mai?



"Per affaticamento muscolare, niente di grave. E' piu' facile recuperare in 3-4 giorni".



- Teme la Lazio?



"Ha tanta qualità in attacco. Dobbiamo stare attenti, non è semplice".



- Giocare l'andata il 4 marzo e il ritorno l'8 aprile non è strano?



"Si, è strana questa distanza ma dobbiamo adattarci".



- Ha avuto modo di parlare con De Laurentiis? Quando ci dirà qualcosa sul suo futuro?



"Parlo con Bigon ogni giorno. Con De Laurentiis mi sento tante volte a telefono, quando lo vedo ci parlo senza problemi. Il mio futuro? Ad aprile parleremo".



- E' favorito il Napoli o la Lazio?



"Ciascuno decide la sua strategia. Poi bisogna vedere in campo come si va. La Lazio gioca con le verticalizzazioni, hanno giocatori giovani. Proveremo a fare bene in Coppa, dopo averlo fatto in campionato".



- Quanto conta l'aspetto psicologico?



"Conta. A Torino abbiamo sbagliato l'approccio. Qualcosa non è andata bene all'inizio. Abbiamo regalato un gol. I numeri dicono questo. Qualche errore si può fare. Contro Lazio, Inter e Dinamo Mosca dobbiamo far vedere le nostre qualità".



- Più di tanto al Napoli non si può chiedere?



"Abbiamo vinto 2 titoli e siamo ancora in corsa per altri titoli. Deve essere una abitudine, non si deve vincere ogni 25 anni".



- De Guzman ha gamba, può scendere in campo?



"Al di là delle scelte, è importante la testa. La Lazio può essere dinamica, ma dobbiamo stare attenti alle verticalizzazioni. Inler, Jorginho, David Lopez e De Guzman sono bravi".



- Nota un calo mentale della squadra?



"No, non lo noto il calo mentale. Tutti devono lottare per arrivare fino in fondo in Europa League, in campionato e in Coppa Italia. La squadra sta crescendo".



- De Guzman dietro Higuain e Hamsik come centrocampista: ipotesi possibile?



"Abbiamo giocato l'ultima partita contro il Trabzonspor con il 4-3-3, negli ultimi 15 minuti, e nessuno ha detto nulla. Mertens e Jorginho si abbassavano e Marek andava dentro. Callejon a destra? In effetti le cose gliele dico".



Antonio Petrazzuolo



Napoli Magazine



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