Europa League
Calcio, Marotta: "Impresa straordinaria della Juve"
04.05.2014 20:40 di Redazione

Beppe Marotta, a.d. della Juventus, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD.



E’ un record storico per la Juve il terzo scudetto consecutivo



Questa Juventus targata Andrea Agnelli e Antonio Conte ha fatto qualcosa di straordinario, non solo quest’anno ma in questi tre anni con tre Scudetti consecutivi che regalano una pagina di storia alla Juventus davvero straordinaria e unica nel suo genere. Questa è un’impresa che va sicuramente ascritta all’allenatore perché, al di là delle capacità tecniche e professionali, è un grandissimo gestore di gruppo ed è riuscito ad inculcare una mentalità vincente sin dal primo giorno in cui è arrivato a Vinovo. E quindi il suo lavoro è veramente un lavoro che si svolge principalmente durante la settimana e non solo la domenica. E questo dobbiamo riconoscerlo tutti. Poi esiste anche quella che io definisco la squadra invisibile composta da tutte le componenti societarie che sicuramente non sono sotto la luce dei riflettori ma che supportano l’attività della squadra giorno dopo giorno e che hanno dato un grande contributo per il raggiungimento di questo straordinario traguardo.



Abbiamo detto sin dall’inizio che sarebbe stata una stagione difficile, perché ripetersi per la terza volta è qualcosa di straordinario, però secondo me la grande differenza che esiste tra un campionato e un torneo, come può essere la Champions o l’Europa League, è che alla lunga i valori vengono fuori e vince sempre e solo il migliore che ha disputato un buonissimo campionato, come nel nostro caso. Nei tornei spesso ci sono quelle componenti che possono essere atmosferiche o componenti di fortuna, come un palo o un gol subito all’ultimo minuto, che condizionano anche quello che è l’esito finale. Sapevamo che era difficile, però contavamo su un bravissimo allenatore e su una squadra che oltre ai valori dimostrati aveva anche dalla sua la grande fame e la grande motivazione di raggiungere questo terzo Scudetto.



Anticiperete l’incontro con Antonio Conte? Come andrà a finire?



Avevamo detto che ci saremmo incontrati, il Presidente, l’allenatore e noi, tutti a bocce ferme. Oggi queste bocce si sono fermate un po’ prima inaspettatamente però diciamo che con calma nelle prossime settimane avremo modo di confrontarci. Posso dire che siamo orgogliosi del nostro allenatore che reputo uno dei migliori al mondo, non solo per quelli che sono i suoi principi calcistici molto importanti, ma soprattutto per come sa gestire e motivare il gruppo. E quindi è un patrimonio della Juventus, ed essendo un patrimonio, cerchiamo di tenercelo stretto.



Anche sul rinnovo di Pogba i tifosi della Juventus possono stare tranquilli?



Noi abbiamo manifestato l’intenzione e la fermezza di voler allungare il contratto e quando si parla di allungamento lo si fa soprattutto per tenerlo. Poi, non abbiamo approfondito più di tanto, dobbiamo ritrovarci per abbozzare dei numeri ma io credo che la disponibilità dimostrata dai suoi rappresentanti e soprattutto il fatto che Pogba è un ragazzo intelligente e capisce sicuramente che questo è il suo habitat naturale per poter crescere e migliorarsi ancora professionalmente, ci dicono che in linea di massima non si può assolutamente immaginare una sua partenza.



Per fare meglio in Europa, è solo una questione di episodi e fortuna oppure c’è la necessità di toccare la squadra sotto certi aspetti?



Ho parlato di uno degli aspetti che sono le circostanze favorevoli, poi esiste anche una caratura della squadra che è sicuramente importante. E’ chiaro che noi abbiamo allestito questo gruppo praticamente quattro anni fa, tre anni fa con Conte e chiaramente tutti gli anni abbiamo alzato l’asticella della qualità. Quest’anno sono arrivati tre giocatori come Tevez, Llorente e Ogbonna, è chiaro che noi abbiamo l’obbligo di migliorarci in ogni campagna estiva. E quindi lo faremo anche quest’anno, ma questo non significa fare pazzie, significa allestire una squadra con grande oculatezza per rispondere anche a quelli che sono poi i criteri del fair play finanziario e soprattutto quello che è il rispetto di un grande equilibrio economico-finanziario dell’azienda, quello lo faremo, però sappiamo di poter contare su un gruppo che può migliorare giorno dopo giorno.



Perché hai pensato che Pirlo potesse prendere in mano la Juventus?



Semplicemente siamo partiti da un fatto, quello di dover rimettere una mentalità vincente in un gruppo che purtroppo aveva attraversato dei momenti difficili, post calciopoli, situazioni veramente di grande difficoltà. E allora in Pirlo abbiamo individuato, intanto una grandissima possibilità di mercato, come sapete è arrivato a parametro zero, e in secondo luogo un professionista abituato a vincere tanto che potesse dare il suo contributo non solo con le sue prestazioni in campo, ma che potesse anche negli spogliatoi poter trasmettere una mentalità vincente. Pirlo, Buffon e Chiellini, per dire alcuni dei giocatori di questa rosa che sono i giocatori più importanti, sono riusciti a dare questa svolta oltre all’allenatore che chiaramente ha dimostrato di essere in un habitat a lui congeniale ma di aver vissuto da giocatore altrettanti momenti vincenti che ha trasmesso ai suoi giocatori.


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Calcio, Marotta: "Impresa straordinaria della Juve"

di Napoli Magazine

04/05/2014 - 20:40

Beppe Marotta, a.d. della Juventus, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD.



E’ un record storico per la Juve il terzo scudetto consecutivo



Questa Juventus targata Andrea Agnelli e Antonio Conte ha fatto qualcosa di straordinario, non solo quest’anno ma in questi tre anni con tre Scudetti consecutivi che regalano una pagina di storia alla Juventus davvero straordinaria e unica nel suo genere. Questa è un’impresa che va sicuramente ascritta all’allenatore perché, al di là delle capacità tecniche e professionali, è un grandissimo gestore di gruppo ed è riuscito ad inculcare una mentalità vincente sin dal primo giorno in cui è arrivato a Vinovo. E quindi il suo lavoro è veramente un lavoro che si svolge principalmente durante la settimana e non solo la domenica. E questo dobbiamo riconoscerlo tutti. Poi esiste anche quella che io definisco la squadra invisibile composta da tutte le componenti societarie che sicuramente non sono sotto la luce dei riflettori ma che supportano l’attività della squadra giorno dopo giorno e che hanno dato un grande contributo per il raggiungimento di questo straordinario traguardo.



Abbiamo detto sin dall’inizio che sarebbe stata una stagione difficile, perché ripetersi per la terza volta è qualcosa di straordinario, però secondo me la grande differenza che esiste tra un campionato e un torneo, come può essere la Champions o l’Europa League, è che alla lunga i valori vengono fuori e vince sempre e solo il migliore che ha disputato un buonissimo campionato, come nel nostro caso. Nei tornei spesso ci sono quelle componenti che possono essere atmosferiche o componenti di fortuna, come un palo o un gol subito all’ultimo minuto, che condizionano anche quello che è l’esito finale. Sapevamo che era difficile, però contavamo su un bravissimo allenatore e su una squadra che oltre ai valori dimostrati aveva anche dalla sua la grande fame e la grande motivazione di raggiungere questo terzo Scudetto.



Anticiperete l’incontro con Antonio Conte? Come andrà a finire?



Avevamo detto che ci saremmo incontrati, il Presidente, l’allenatore e noi, tutti a bocce ferme. Oggi queste bocce si sono fermate un po’ prima inaspettatamente però diciamo che con calma nelle prossime settimane avremo modo di confrontarci. Posso dire che siamo orgogliosi del nostro allenatore che reputo uno dei migliori al mondo, non solo per quelli che sono i suoi principi calcistici molto importanti, ma soprattutto per come sa gestire e motivare il gruppo. E quindi è un patrimonio della Juventus, ed essendo un patrimonio, cerchiamo di tenercelo stretto.



Anche sul rinnovo di Pogba i tifosi della Juventus possono stare tranquilli?



Noi abbiamo manifestato l’intenzione e la fermezza di voler allungare il contratto e quando si parla di allungamento lo si fa soprattutto per tenerlo. Poi, non abbiamo approfondito più di tanto, dobbiamo ritrovarci per abbozzare dei numeri ma io credo che la disponibilità dimostrata dai suoi rappresentanti e soprattutto il fatto che Pogba è un ragazzo intelligente e capisce sicuramente che questo è il suo habitat naturale per poter crescere e migliorarsi ancora professionalmente, ci dicono che in linea di massima non si può assolutamente immaginare una sua partenza.



Per fare meglio in Europa, è solo una questione di episodi e fortuna oppure c’è la necessità di toccare la squadra sotto certi aspetti?



Ho parlato di uno degli aspetti che sono le circostanze favorevoli, poi esiste anche una caratura della squadra che è sicuramente importante. E’ chiaro che noi abbiamo allestito questo gruppo praticamente quattro anni fa, tre anni fa con Conte e chiaramente tutti gli anni abbiamo alzato l’asticella della qualità. Quest’anno sono arrivati tre giocatori come Tevez, Llorente e Ogbonna, è chiaro che noi abbiamo l’obbligo di migliorarci in ogni campagna estiva. E quindi lo faremo anche quest’anno, ma questo non significa fare pazzie, significa allestire una squadra con grande oculatezza per rispondere anche a quelli che sono poi i criteri del fair play finanziario e soprattutto quello che è il rispetto di un grande equilibrio economico-finanziario dell’azienda, quello lo faremo, però sappiamo di poter contare su un gruppo che può migliorare giorno dopo giorno.



Perché hai pensato che Pirlo potesse prendere in mano la Juventus?



Semplicemente siamo partiti da un fatto, quello di dover rimettere una mentalità vincente in un gruppo che purtroppo aveva attraversato dei momenti difficili, post calciopoli, situazioni veramente di grande difficoltà. E allora in Pirlo abbiamo individuato, intanto una grandissima possibilità di mercato, come sapete è arrivato a parametro zero, e in secondo luogo un professionista abituato a vincere tanto che potesse dare il suo contributo non solo con le sue prestazioni in campo, ma che potesse anche negli spogliatoi poter trasmettere una mentalità vincente. Pirlo, Buffon e Chiellini, per dire alcuni dei giocatori di questa rosa che sono i giocatori più importanti, sono riusciti a dare questa svolta oltre all’allenatore che chiaramente ha dimostrato di essere in un habitat a lui congeniale ma di aver vissuto da giocatore altrettanti momenti vincenti che ha trasmesso ai suoi giocatori.