GENOVA - Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Quanto dovrà essere concentrato il Genoa? Al 200%. Incontriamo i campioni d'Italia, miglior attacco e miglior difesa della scorsa stagione. Due giocatori candidati al Pallone d'Oro come Kvara e Osimhen, giocatori di grande qualità come Di Lorenzo, Raspadori, Zielinski, Anguissa, Lobotka. Chi gioca gioca, nel Napoli ha grandissima qualità e fisicità, però noi da parte nostra dobbiamo fare una partita di grande mentalità, secondo il mio punto di vista. Quello che ho cercato di trasmettere in questi giorni ai ragazzi è di avere coraggio, dovremo saper difendere bene ma quando ci sarà modo di proporre, di creare situazioni pericolose, dovremo essere affamati. I cinque Nazionali? Stanno bene. Vasquez è tornato ieri, quindi ha fatto un lungo viaggio dopo aver fatto due partite. Dragusin ha giocato entrambe le gare ma sta bene, Puscas anche lui ha giocato due pezzi nelle due gare e sta bene anche lui. Sotto l'aspetto di esserci ci sono, hanno voglia di essere presenti dentro la partita e con chi è rimasto abbiamo lavorato in queste due settimane sia dal punto di vista fisico che tecnico-tattico. Abbiamo cercato di migliorare alcune situazioni, abbiamo lavorato su alcuni principi, su alcuni concetti e siamo pronti. Come si ferma il Napoli? La prerogativa è il dna, la mentalità, la costante di questa squadra di avere un supporto difensivo da parte di tutti, magari concedere un giocatore come può essere la punta che giocherà davanti ma ci deve essere un blocco unico e compatto, come abbiamo fatto vedere sia a Roma con la Lazio che a Torino, indipendentemente dal risultato finale di Torino, ma la compattezza di squadra deve essere una prerogativa. Dentro a quel tipo di mentalità ci deve essere la voglia e il desiderio di proporre o sulle ripartenze o nella metà campo avversaria per cercare di creare i presupposti per poter essere pericolosi. Malinovskyi? Ha avuto un piccolo problema ad inizio settimana, ha dovuto stare furi un paio di giorni, poi si è allenato regolarmente. E' un ragazzo che è sempre dentro gli allenamenti, è un giocatore che ci può portare qualcosa di diverso sia dall'inizio che a partita in corso. E' una scelta in più per l'allenatore ed è una cosa positiva. Se sentiamo la pressione dei tifosi e se è un problema? E' passione, non pressione. La pressione è giusto che ce l'abbia io. I ragazzi devono essere trasportati dalla passione del nostro popolo, è normale che tutte le pressioni debbano ricadere su di me e io non mi sposto dall'avere pressioni, perchè le ho sempre avute. E' un motivo in più per essere ancora più lucido, più dentro alla partita, ai dettagli, però la passione è quella che ci deve far fare qualcosa in più, la passione della gente, dello stadio, dei nostri tifosi. E' quello che noi dobbiamo avvertire, la squadra sa l'importanza della partita, dei punti che pesano dentro questa partita, perchè indipendentemente dal fatto che giochiamo contro i campioni d'Italia, a noi servono i punti, è questa la verità. Se le pressioni sono come me le aspettavo o sono maggiori da allenatore rispetto a quanto ero un giocatore? Ho vissuto le stesse situazioni, le pressioni le ho sempre avute nella mia carrieracome quando non facevo gol. Adesso se non si fanno risultati, ho le stesse pressioni come quando non facevo gol. E' normale che è tutto un altro lavoro, mi auguro e credo di aver trasmesso i concetti giusti alla squadra in queste settimane. I ragazzi hanno risposto quotidianamente nel modo giusto, lavorando con serietà e con professionalità. Siamo riusciti anche a rifiatare un paio di giorni nel mezzo delle due settimane, ci ha dato modo di ricaricare le batterie. Poi abbiamo lavorato forte in questi giorni, sono rientrati i nazionali, e chi è rientrato ha la mentalità giusta per affrontare questa gara. Sono curioso di capire che partita farà la mia squadra e sono convinto che possiamo fare la partita. Se Vasquez che ha fatto due partite e il viaggio può partire dall'inizio? Sì, perché è una macchina da guerra, però dovrò valutare anche nei 95 minuti. Martin e Haps hanno lavorato molto bene, quindi nella corsia di sinistra ho anche queste alternative. Vogliacco e Messias? Per Messias, mi auguro che si riesca ad accelerare il percorso per farlo rientrare in gruppo e che nei prossimi giorni dopo la partita si possa iniziare un percorso all'interno del gruppo. Vogliacco sta continuando il suo percorso col recupero, mi auguro di poterlo riavere in 10-15 giorni. Retegui? E' motivato, ha voglia, è determinato di poter supportare l'attacco del Genoa. Questa è una cosa fondamentale. Ci affidiamo a lui con le sue qualità tecniche e fisiche, ci affidiamo a tutti gli altri ragazzi per poterlo supportare nel modo giusto, credo che il lavoro corale della squadra più esaltare il singolo giocatore come Mateo, questo diventa determinante e fondamentale. Io fra gli allenatori più apprezzati dai tifosi? E' una grande emozione. Essere apprezzato per il lavoro svolto è una delle cose più belle e gratificanti che un allenatore e soprattutto un uomo può avere. Quello che hanno dimostrato alla festa del Genoa, ma che mi hanno sempre dimostrato i nostri tifosi, è qualcosa di unico e non so se sia ripetibile. In questa piazza e con questa gente credo sia qualcosa di speciale che si è creato già l'anno scorso con la squadra. E' normale che poi dipende sempre tanto dai risultati, ma credo che se la squadra dimostra in campo di avere mentalità e atteggiamento giusto, credo che le prestazioni le faremo sempre e ovunque e credo che i tifosi saranno soddisfatti. De Winter e Kutlu? Secondo la mia opinione da tecnico, De Winter può giocare da centrale in una difesa a quattro, da terzino e in una difesa a tre da braccetto. Se dovesse giocare, ci alza la struttura a livello fisico difensivo. Ha gamba sul lungo, ha una proprietà tecnica importante. Kutlu ha dinamismo, è una mezzala in un centrocampo a tre, può giocare in un centrocampo a due anche ed è un giocatore dinamico che giocando in un centrocampo a tre è più una mezzala di attacco alla profondità o che viene a giocare tra le linee. Quando avrò a disposizione tutti al 100%, ci sarà possibilità di cambiamento, a livello tattico di dovrà valutare se sarà positivo a livello strategico partire in un modo e finire in un altro o partire in un altro modo e finire in un altro ancora. La bravura di chi prepara le partite e lavora quotidianamente è anche di mentalità della squadra e di capire i lavori tattici. Sotto questo punto di vista la squadra recepisce in modo positivo. C'è voglia anche del cambiamento all'interno della gara ed è un aspetto positivo".
di Napoli Magazine
15/09/2023 - 13:00
GENOVA - Alberto Gilardino, allenatore del Genoa, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida casalinga contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Quanto dovrà essere concentrato il Genoa? Al 200%. Incontriamo i campioni d'Italia, miglior attacco e miglior difesa della scorsa stagione. Due giocatori candidati al Pallone d'Oro come Kvara e Osimhen, giocatori di grande qualità come Di Lorenzo, Raspadori, Zielinski, Anguissa, Lobotka. Chi gioca gioca, nel Napoli ha grandissima qualità e fisicità, però noi da parte nostra dobbiamo fare una partita di grande mentalità, secondo il mio punto di vista. Quello che ho cercato di trasmettere in questi giorni ai ragazzi è di avere coraggio, dovremo saper difendere bene ma quando ci sarà modo di proporre, di creare situazioni pericolose, dovremo essere affamati. I cinque Nazionali? Stanno bene. Vasquez è tornato ieri, quindi ha fatto un lungo viaggio dopo aver fatto due partite. Dragusin ha giocato entrambe le gare ma sta bene, Puscas anche lui ha giocato due pezzi nelle due gare e sta bene anche lui. Sotto l'aspetto di esserci ci sono, hanno voglia di essere presenti dentro la partita e con chi è rimasto abbiamo lavorato in queste due settimane sia dal punto di vista fisico che tecnico-tattico. Abbiamo cercato di migliorare alcune situazioni, abbiamo lavorato su alcuni principi, su alcuni concetti e siamo pronti. Come si ferma il Napoli? La prerogativa è il dna, la mentalità, la costante di questa squadra di avere un supporto difensivo da parte di tutti, magari concedere un giocatore come può essere la punta che giocherà davanti ma ci deve essere un blocco unico e compatto, come abbiamo fatto vedere sia a Roma con la Lazio che a Torino, indipendentemente dal risultato finale di Torino, ma la compattezza di squadra deve essere una prerogativa. Dentro a quel tipo di mentalità ci deve essere la voglia e il desiderio di proporre o sulle ripartenze o nella metà campo avversaria per cercare di creare i presupposti per poter essere pericolosi. Malinovskyi? Ha avuto un piccolo problema ad inizio settimana, ha dovuto stare furi un paio di giorni, poi si è allenato regolarmente. E' un ragazzo che è sempre dentro gli allenamenti, è un giocatore che ci può portare qualcosa di diverso sia dall'inizio che a partita in corso. E' una scelta in più per l'allenatore ed è una cosa positiva. Se sentiamo la pressione dei tifosi e se è un problema? E' passione, non pressione. La pressione è giusto che ce l'abbia io. I ragazzi devono essere trasportati dalla passione del nostro popolo, è normale che tutte le pressioni debbano ricadere su di me e io non mi sposto dall'avere pressioni, perchè le ho sempre avute. E' un motivo in più per essere ancora più lucido, più dentro alla partita, ai dettagli, però la passione è quella che ci deve far fare qualcosa in più, la passione della gente, dello stadio, dei nostri tifosi. E' quello che noi dobbiamo avvertire, la squadra sa l'importanza della partita, dei punti che pesano dentro questa partita, perchè indipendentemente dal fatto che giochiamo contro i campioni d'Italia, a noi servono i punti, è questa la verità. Se le pressioni sono come me le aspettavo o sono maggiori da allenatore rispetto a quanto ero un giocatore? Ho vissuto le stesse situazioni, le pressioni le ho sempre avute nella mia carrieracome quando non facevo gol. Adesso se non si fanno risultati, ho le stesse pressioni come quando non facevo gol. E' normale che è tutto un altro lavoro, mi auguro e credo di aver trasmesso i concetti giusti alla squadra in queste settimane. I ragazzi hanno risposto quotidianamente nel modo giusto, lavorando con serietà e con professionalità. Siamo riusciti anche a rifiatare un paio di giorni nel mezzo delle due settimane, ci ha dato modo di ricaricare le batterie. Poi abbiamo lavorato forte in questi giorni, sono rientrati i nazionali, e chi è rientrato ha la mentalità giusta per affrontare questa gara. Sono curioso di capire che partita farà la mia squadra e sono convinto che possiamo fare la partita. Se Vasquez che ha fatto due partite e il viaggio può partire dall'inizio? Sì, perché è una macchina da guerra, però dovrò valutare anche nei 95 minuti. Martin e Haps hanno lavorato molto bene, quindi nella corsia di sinistra ho anche queste alternative. Vogliacco e Messias? Per Messias, mi auguro che si riesca ad accelerare il percorso per farlo rientrare in gruppo e che nei prossimi giorni dopo la partita si possa iniziare un percorso all'interno del gruppo. Vogliacco sta continuando il suo percorso col recupero, mi auguro di poterlo riavere in 10-15 giorni. Retegui? E' motivato, ha voglia, è determinato di poter supportare l'attacco del Genoa. Questa è una cosa fondamentale. Ci affidiamo a lui con le sue qualità tecniche e fisiche, ci affidiamo a tutti gli altri ragazzi per poterlo supportare nel modo giusto, credo che il lavoro corale della squadra più esaltare il singolo giocatore come Mateo, questo diventa determinante e fondamentale. Io fra gli allenatori più apprezzati dai tifosi? E' una grande emozione. Essere apprezzato per il lavoro svolto è una delle cose più belle e gratificanti che un allenatore e soprattutto un uomo può avere. Quello che hanno dimostrato alla festa del Genoa, ma che mi hanno sempre dimostrato i nostri tifosi, è qualcosa di unico e non so se sia ripetibile. In questa piazza e con questa gente credo sia qualcosa di speciale che si è creato già l'anno scorso con la squadra. E' normale che poi dipende sempre tanto dai risultati, ma credo che se la squadra dimostra in campo di avere mentalità e atteggiamento giusto, credo che le prestazioni le faremo sempre e ovunque e credo che i tifosi saranno soddisfatti. De Winter e Kutlu? Secondo la mia opinione da tecnico, De Winter può giocare da centrale in una difesa a quattro, da terzino e in una difesa a tre da braccetto. Se dovesse giocare, ci alza la struttura a livello fisico difensivo. Ha gamba sul lungo, ha una proprietà tecnica importante. Kutlu ha dinamismo, è una mezzala in un centrocampo a tre, può giocare in un centrocampo a due anche ed è un giocatore dinamico che giocando in un centrocampo a tre è più una mezzala di attacco alla profondità o che viene a giocare tra le linee. Quando avrò a disposizione tutti al 100%, ci sarà possibilità di cambiamento, a livello tattico di dovrà valutare se sarà positivo a livello strategico partire in un modo e finire in un altro o partire in un altro modo e finire in un altro ancora. La bravura di chi prepara le partite e lavora quotidianamente è anche di mentalità della squadra e di capire i lavori tattici. Sotto questo punto di vista la squadra recepisce in modo positivo. C'è voglia anche del cambiamento all'interno della gara ed è un aspetto positivo".