NAPOLI - Jesus Datolo, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino in cui ha ricordato la sfida tra Juventus e Napoli dello scorso 31 ottobre 2009, gara vinta 2-3 in rimonta dagli azzurri e in cui l'argentino siglò l'unico gol della sua esperienza in azzurro. Sulla panchina dei partenopei era presente Walter Mazzarri:
La fotografia di quella partita?
"Vado oltre il risultato e penso alla grande festa che facemmo negli spogliatoi. Fu un qualcosa di incredibile, direi unico".
Lei partiva dalla panchina...
"Ma fin dal fischio d'inizio avevo in testa un solo ritornello: all'inizio e pensavo "Voglio entrare per essere decisivo ed essere ricordato per tutta la vita". Sapevo dentro di me che quella sarebbe stata la mia grande possibilità e non avevo alcuna intenzione di farmela sfuggire".
Cosa le disse Mazzarri prima dell'ingresso in campo?
"Innanzitutto mi ha dato tantissima carica. Poi mi ha detto di essere me stesso, di pensare solo alle cose che avevamo provato in allenamento e di divertirmi. Quando mi ha detto di entrare ho subito pensato che sarei stato l'uomo decisivo. Quella era la mia grande possibilità di entrare nella storia del Napoli".
Così è stato perché appena cinque minuti dopo il suo ingresso in campo ha segnato la rete del momentaneo pareggio.
"Quel mio gol è stato un sogno. In quel momento stavo realizzando due grandi desideri: vestire la maglia del Napoli, quella che era stata di Maradona, e segnare un gol così importante su un campo difficile come quello della Juventus. Il popolo napoletano ancora oggi si ricorda di me: mi scrivono in tantissimi per complimentarsi ancora per quella partita. La mia casella dei messaggi su Instagram è totalmente presa d'assalto dai tifosi. "Datolo, grazie per quel gol e per quella partita", mi scrivono tutti. Ma non mi stupisco di nulla: il tifoso napoletano è passionale. Anche per questo io amo Napoli e spero di tornare presto in città".
Magari quest'anno che in panchina è tornato anche Mazzarri. Che allenatore era?
"Aveva molta grinta e trasmetteva tanta voglia. E poi era un uomo e un allenatore molto intelligente".
di Napoli Magazine
07/12/2023 - 10:30
NAPOLI - Jesus Datolo, ex centrocampista del Napoli, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino in cui ha ricordato la sfida tra Juventus e Napoli dello scorso 31 ottobre 2009, gara vinta 2-3 in rimonta dagli azzurri e in cui l'argentino siglò l'unico gol della sua esperienza in azzurro. Sulla panchina dei partenopei era presente Walter Mazzarri:
La fotografia di quella partita?
"Vado oltre il risultato e penso alla grande festa che facemmo negli spogliatoi. Fu un qualcosa di incredibile, direi unico".
Lei partiva dalla panchina...
"Ma fin dal fischio d'inizio avevo in testa un solo ritornello: all'inizio e pensavo "Voglio entrare per essere decisivo ed essere ricordato per tutta la vita". Sapevo dentro di me che quella sarebbe stata la mia grande possibilità e non avevo alcuna intenzione di farmela sfuggire".
Cosa le disse Mazzarri prima dell'ingresso in campo?
"Innanzitutto mi ha dato tantissima carica. Poi mi ha detto di essere me stesso, di pensare solo alle cose che avevamo provato in allenamento e di divertirmi. Quando mi ha detto di entrare ho subito pensato che sarei stato l'uomo decisivo. Quella era la mia grande possibilità di entrare nella storia del Napoli".
Così è stato perché appena cinque minuti dopo il suo ingresso in campo ha segnato la rete del momentaneo pareggio.
"Quel mio gol è stato un sogno. In quel momento stavo realizzando due grandi desideri: vestire la maglia del Napoli, quella che era stata di Maradona, e segnare un gol così importante su un campo difficile come quello della Juventus. Il popolo napoletano ancora oggi si ricorda di me: mi scrivono in tantissimi per complimentarsi ancora per quella partita. La mia casella dei messaggi su Instagram è totalmente presa d'assalto dai tifosi. "Datolo, grazie per quel gol e per quella partita", mi scrivono tutti. Ma non mi stupisco di nulla: il tifoso napoletano è passionale. Anche per questo io amo Napoli e spero di tornare presto in città".
Magari quest'anno che in panchina è tornato anche Mazzarri. Che allenatore era?
"Aveva molta grinta e trasmetteva tanta voglia. E poi era un uomo e un allenatore molto intelligente".