Tutti In Rete
PRESS CONFERENCE - Juventus, Spalletti: "Io e Napoli ci siamo resi felici a vicenda, le belle storie sono immortali, Conte top, sarà una di quelle partite che può dire molto sul futuro del nostro campionato"
06.12.2025 17:09 di Redazione
aA

NAPOLI - Luciano Spalletti, allenatore della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, alla vigilia del match contro il Napoli al Maradona:  “La maglia della Juventus è stata vissuta per questo, per vincere le partite. Non viviamo un periodo bellissimo ma questo deve essere il nostro status normale. Dobbiamo essere anime di quelle libere, senza dover andare a cercare supporto da qualche parte per dimostrare quello che deve essere il nostro futuro. L’importante che in allenamento si acchiappano cose nuove, questo è fondamentale. Contro il Napoli sarà una di quelle partite che può dire molto sul futuro del nostro campionato. Per cui gli dedicheremo tutta la forza che abbiamo. È un esame dove dobbiamo farci trovare pronti. Sappiamo che è una partita difficile, perché andiamo a giocare contro i campioni d’Italia e sappiamo quale sia la sua forza, al di là del precedente campionato, perché lo stanno facendo vedere anche quest’anno. Se si ha l’ambizione di fare passi avanti è quello con cui ci dobbiamo confrontare. Conte? Ci siamo incontrati molte volte in giro. È un allenatore top, lo ha fatto vedere. Koopmeiners? È un calciatore elegante, geniale, estroso. Sa fare più cose, ha personalità, per cui mi aspetto che ci sia sempre lo step successivo. Perché deve essere così, il campo è talmente grande che ti permette di far vedere cose nuove a chi ti vuole bene. E io gli voglio bene. Il paragone tra l'avventura a Napoli e quella alla Juventus? Mi rifaccio alle parole di John Elkann che ha detto che tutti fanno riferimento a quella che è stata la storia della Juve, ma non sanno che storia avrà in futuro. Al fianco di una società del genere c’è possibilità di arrivare dove tutti i tifosi sognano di arrivare, chiaro che ci sono dei passaggi fondamentali, poi è la qualità dei calciatori che fa la differenza. Il percorso è diluito nel tempo. David? Penso dipenda sempre da quello che sono i ritmi e quello che vuoi andare ad acchiappare personalmente. Lui è un ragazzo intelligente, bravo, ha una fisicità forte e penso ci sia questo auto stimolarsi di voler far vedere cosa sai fare. Si porta dietro dei numeri, per cui la percepisco questa reazione ed è una cosa corretta che deve fare. Per quanto riguarda la formazione preferisco darla prima ai calciatori, anche perché poi in queste partite ci si prende tutto il tempo a disposizione per creare la formazione titolare. Mi sembra di saperla, ma alcune volte l’ho cambiata alla fine. Sono stati due anni in cui io e il Napoli ci siamo resi felici a vicenda. È stata un’emozione tremenda, soprattutto nella stagione dello scudetto, e secondo me le belle storie hanno un potere di immortalità, quindi rimarrà così per sempre. Poi ho vissuto altre situazioni importanti come alla Roma, all’Inter e oggi sono loro avversario, cosa sarò domani non lo so. Mi voglio portare dietro tutte le belle persone che ho incontrato in queste esperienze. Sono favoriti? Non lo so, non parto con questi ragionamenti. A loro manca qualcosa a centrocampo, a noi qualcosa in difesa, di conseguenza bisogna andare comunque a cercare di vincere la partita. Loro hanno sicuramente un passato che gli consente di avere delle certezze, noi siamo alla ricerca di queste certezze. McKennie? È una persona forte e questo rende il calciatore forte. Ha questa disponibilità, questo modo di venirti incontro che sembra ti dica ‘tu chiedimi e io eseguo’. Si vede che la paura l’ha affrontata da piccolo, perché per diventare coraggiosi bisogna affrontare le cose che ti fanno paure. Inventa giocate che a prima vista non fanno parte delle sue qualità, invece ci prova lo stesso. Lo metti quinto a destra e poi lo sposti braccetto e non si lamenta, è perfetto per un allenatore. Locatelli? Ha personalità, sa bene quelle che sono le sue caratteristiche anche se ogni tanto si fa trascinare in altre cose. Sa cosa voglio da lui, in queste partite è stato pressoché perfetto, per cui mi aspetto un’altra grossa prestazione“.

ULTIMISSIME TUTTI IN RETE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
PRESS CONFERENCE - Juventus, Spalletti: "Io e Napoli ci siamo resi felici a vicenda, le belle storie sono immortali, Conte top, sarà una di quelle partite che può dire molto sul futuro del nostro campionato"

di Redazione

06/12/2025 - 17:09

NAPOLI - Luciano Spalletti, allenatore della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, alla vigilia del match contro il Napoli al Maradona:  “La maglia della Juventus è stata vissuta per questo, per vincere le partite. Non viviamo un periodo bellissimo ma questo deve essere il nostro status normale. Dobbiamo essere anime di quelle libere, senza dover andare a cercare supporto da qualche parte per dimostrare quello che deve essere il nostro futuro. L’importante che in allenamento si acchiappano cose nuove, questo è fondamentale. Contro il Napoli sarà una di quelle partite che può dire molto sul futuro del nostro campionato. Per cui gli dedicheremo tutta la forza che abbiamo. È un esame dove dobbiamo farci trovare pronti. Sappiamo che è una partita difficile, perché andiamo a giocare contro i campioni d’Italia e sappiamo quale sia la sua forza, al di là del precedente campionato, perché lo stanno facendo vedere anche quest’anno. Se si ha l’ambizione di fare passi avanti è quello con cui ci dobbiamo confrontare. Conte? Ci siamo incontrati molte volte in giro. È un allenatore top, lo ha fatto vedere. Koopmeiners? È un calciatore elegante, geniale, estroso. Sa fare più cose, ha personalità, per cui mi aspetto che ci sia sempre lo step successivo. Perché deve essere così, il campo è talmente grande che ti permette di far vedere cose nuove a chi ti vuole bene. E io gli voglio bene. Il paragone tra l'avventura a Napoli e quella alla Juventus? Mi rifaccio alle parole di John Elkann che ha detto che tutti fanno riferimento a quella che è stata la storia della Juve, ma non sanno che storia avrà in futuro. Al fianco di una società del genere c’è possibilità di arrivare dove tutti i tifosi sognano di arrivare, chiaro che ci sono dei passaggi fondamentali, poi è la qualità dei calciatori che fa la differenza. Il percorso è diluito nel tempo. David? Penso dipenda sempre da quello che sono i ritmi e quello che vuoi andare ad acchiappare personalmente. Lui è un ragazzo intelligente, bravo, ha una fisicità forte e penso ci sia questo auto stimolarsi di voler far vedere cosa sai fare. Si porta dietro dei numeri, per cui la percepisco questa reazione ed è una cosa corretta che deve fare. Per quanto riguarda la formazione preferisco darla prima ai calciatori, anche perché poi in queste partite ci si prende tutto il tempo a disposizione per creare la formazione titolare. Mi sembra di saperla, ma alcune volte l’ho cambiata alla fine. Sono stati due anni in cui io e il Napoli ci siamo resi felici a vicenda. È stata un’emozione tremenda, soprattutto nella stagione dello scudetto, e secondo me le belle storie hanno un potere di immortalità, quindi rimarrà così per sempre. Poi ho vissuto altre situazioni importanti come alla Roma, all’Inter e oggi sono loro avversario, cosa sarò domani non lo so. Mi voglio portare dietro tutte le belle persone che ho incontrato in queste esperienze. Sono favoriti? Non lo so, non parto con questi ragionamenti. A loro manca qualcosa a centrocampo, a noi qualcosa in difesa, di conseguenza bisogna andare comunque a cercare di vincere la partita. Loro hanno sicuramente un passato che gli consente di avere delle certezze, noi siamo alla ricerca di queste certezze. McKennie? È una persona forte e questo rende il calciatore forte. Ha questa disponibilità, questo modo di venirti incontro che sembra ti dica ‘tu chiedimi e io eseguo’. Si vede che la paura l’ha affrontata da piccolo, perché per diventare coraggiosi bisogna affrontare le cose che ti fanno paure. Inventa giocate che a prima vista non fanno parte delle sue qualità, invece ci prova lo stesso. Lo metti quinto a destra e poi lo sposti braccetto e non si lamenta, è perfetto per un allenatore. Locatelli? Ha personalità, sa bene quelle che sono le sue caratteristiche anche se ogni tanto si fa trascinare in altre cose. Sa cosa voglio da lui, in queste partite è stato pressoché perfetto, per cui mi aspetto un’altra grossa prestazione“.